martedì 28 giugno 2011

M8, la Nebulosa Laguna del Sagittario

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Ho elaborato ulteriormente la fotografia scattata sabato notte, e ve la ripropongo nuovamente! Ne approfito per darvi qualche informazione su questo bell'oggetto del cielo estivo!


M8 si trova al di sopra della punta di freccia del Sagittario, ma se preferite immaginare la costellazione all'inglese, allora M8 si troverà appena sopra il beccuccio, nella prima "nuvola" di vapore che esce dalla teiera! E' già visibile con un bicocolo, che rileverà la nube di gas e la marea di stelle intorno ad essa.

Anche se porta il numero 8 della classificazione di Messier la nebulosa fu scoperta per prima dall'astronomo francese Guillaume Le Gentil nel 1747, circa 17 anni prima di Charles Messier. M8 è una nebula piuttosto vasta, sia per quanto riguarda le sue dimensioni apparenti, circa 3 lune piene allineate, sia per la sua grandezza reale che dovrebbe raggiungere i 110 anni luce in larghezza e 40 anni luce in altezza. Trovandosi nel braccio del Sagittario, la sua distanza stimata è pari a 4100 anni luce. E' una nebulosa in gran parte ad emissione (colore rosso) ricca di regioni H II, grazie alla ionizzazione indotta da stelle molto giovani, che popolano la nebulosa.

Perchè si chiama anche nebulosa Laguna? La foto ce ne spiega il motivo: come una laguna costiera è solcata da uno o più canali di marea, così questa nebulosa presenta una netta riga scura arcuata, che ricorda uno di questi canali lagunari: e allora con un po' di fantasia, se il gas lo immaginiamo come acqua di questo bacino celeste, allora il tutto ci sembrerà appunto come una grande laguna rossa!

Enrico

lunedì 27 giugno 2011

L'attività solare - Alcune considerazioni

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L’attività della nostra stella, il Sole, si manifesta con cicli di 11 anni circa ed è correlata al numero di macchie che compaiono sulla sua superficie. Quest’ultime sono infatti la manifestazione di intensi campi magnetici che si generano nel Sole.

Sebbene la sua attività sia aumentata negli ultimi tre secoli, il “ciclo 24”, quello attualmente in corso, stentava a decollare. Infatti, dal gennaio 2004, anno di transizione tra il vecchio e il nuovo ciclo, sono stati registrati ben 816 giorni senza macchie solari. A tal punto che alcuni climatologi già preannunciavano il ritorno di un periodo di freddo intenso sulla Terra, ricordando che il periodo di quiescenza solare noto come “Minimo di Maunder” (1645-1715) coincise nella sua fase centrale con la “Piccola Era Glaciale” culminata con l’inverno del 1709, il più rigido degli ultimi 500 anni.

Poi finalmente nel febbraio scorso il nostro Sole si è rifatto vivo con la “tempesta di San Valentino”, una discreta tempesta che ha compromesso le trasmissioni radio su onde corte in alcune zone della Cina e alterato il segnale GPS per svariate ore in zone artiche dell’Europa.

I brillamenti sono potentissime eruzioni di plasma e radiazioni che si producono sulla fotosfera solare, con un rilascio energetico equivalente a decine di milioni di bombe atomiche. Quando e se il materiale investe la Terra (ricordiamo sempre che il nostro pianeta è un oggetto piccolo piccolo, con un diametro di poco inferiore a 13mila km, alla distanza di ben 150milioni di km dal Sole) può perturbare la ionosfera, la parte medio-alta della nostra atmosfera, piuttosto sensibile agli umori della nostra stella.

Dal punto di vista delle telecomunicazioni terrestri un Sole “agitato” è una cattiva notizia. Nell’ottobre 2003, ad esempio, sebbene il ciclo da poco concluso fosse in fase calante, alcuni eventi solari piuttosto intensi hanno compromesso il funzionamento di diversi sistemi telecomunicativi: alcuni ricevitori GPS ad alta latitudine hanno registrato un’interruzione del segnale ritardando parecchi voli su rotte polari, mentre la NASA ha dovuto disattivare i sensori di bordo di alcuni satelliti allo scopo di proteggere la strumentazione interrompendo di fatto le comunicazioni radio per diverse ore. Qualcosa di ancora più importante era già successo nel 1859, quando una portentosa tempesta geomagnetica passata alla storia come “evento di Carrington” elettrificò i cavi di trasmissione, provocò incendi negli uffici telegrafici e causò aurore boreali visibili alla Haway e a Roma, tra l’altro tanto intense da permettere la lettura di un giornale in piena notte!

Secondo l’Accademia Nazionale delle Scienze, al giorno d’oggi un evento di questo livello causerebbe danni dell’ordine di 2 mila miliardi di dollari e richiederebbe almeno 4 anni per riportare la situazione alla normalità.

E’ per questo motivo che, in vista del prossimo picco di attività solare, scienziati e ingegneri stanno lavorando allo sviluppo di nuovi ricevitori e di progetti dedicati alla mitigazione degli effetti dannosi indotti da una eccessiva attività solare. Tra i gruppi coinvolti in questo lavoro c’è anche l’Unità di Fisica dell’Alta Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Una bella serata pubblica all'Osservatorio

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Sabato sera bellissima serata, con cielo cristallino, assenza di vento e numerosi visitatori all'osservatorio! Sono stati osservati oggetti bellissimi come Saturno, ma anche stelle doppie, ammassi aperti e ammassi globulari, con M13 come sempre a strappare esclami alla sua vista telescopica!

Speriamo di bissare anche la prossima serata, prevista per il 2 luglio, già il meteo promette un'altra bella serata di stelle! Ringraziando tutti i visitatori della serata, e augurandomi di rivederli presto all'osservatorio, per passare un'altra serata sotto la volta celeste, allego un paio di scatti eseguiti a conclusione della serata: si tratta di una foto di M8 e cioè l'ottavo oggetto della lista Messier, un ammasso aperto con annessa nebulosa, ed una foto del sorgere della luna, spettacolare sulla pianura illuminata!









Saluti a tutti!

Enrico Montanari
Direttore Osservatorio
348-1200347

venerdì 24 giugno 2011

Asteroide con passaggio ravvicinato alla Terra

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FLYBY con ASTEROIDE: L'asteroide 2011 MD, scoperto di recente, passerà a solo 12000 km (7.500 miglia) dalla superficie terrestre Lunedi, 27 Giugno.

Gli analisti della Nasa dicono che non c'è possibilità che la roccia spaziale possa colpire la Terra.

Tuttavia, l'incontro è così ravvicinato che la gravità terrestre potrà perturbare fortemente la traiettoria dell'asteroide.


Al momento del massimo avvicinamento, 2011 MD passerà alla luce del sole sopra l'Oceano Atlantico, a sud vicino alla costa dell'Antartide. L'asteroide si allontanerà dalla Terra passando attraverso una zona che ospita satelliti geostazionari. Le probabilità di una collisione con un satellite o con spazzatura spaziale artificiale sono estremamente basse, anche se non pari a zero.

A giudicare dalla luminosità dell'asteroide è lecito supporre che misuri solo da 5 a 20 metri di diametro. Secondo l'Earth Object Program Office del JPL, l'aspettativa di registrare flyby di questo tipo con oggetti di queste dimensioni è di circa 6 anni in media.

Per un breve periodo, sarà abbastanza brillante da essere visto anche con un telescopio di medie dimensioni amatoriali.

[suggerimenti per osservarlo] [orbita 3D]


OUTLOOK SU ESPLOSIONE SOLARE: un incremento del movimento del flusso di vento solare è in corso di registrazione nel campo magnetico terrestre. L'effetto combinato di questo flusso, più il CME che dovrebbe arrivare il 24 giugno ha spinto le previsioni del NOAA a dichiarare una probabilità di circa il 30% per tempeste geomagnetiche in alta latitudine durante le 24 ore successive.

giovedì 23 giugno 2011

Passaggi visibili della Stazione Spaziale ISS dall'ITALIA

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Aggiornamento tabella per i prossimi giorni :


potete personalizzare le vostre previsioni tramite il sito www.n2yo.com

mercoledì 22 giugno 2011

21 giugno, la breve notte del Solstizio d'estate

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Non è certo la notte migliore per compiere delle osservazioni astronomiche, il crepuscolo termina intorno alle 22:30, e in più poco dopo la mezzanotte sorgeva la Luna che stasera raggiungerà l'ultimo quarto e pertanto ancora piuttosto "fastidiosa". Però complice le previsioni favorevoli, eccetto una bava di vento da sud-ovest, ho condotto una divertente serata osservativa, anche per fare un po' d'esperienza con il CCD DIEMME.

Che la stellata fosse bella la dice la foto scattata verso sud: oltre ad una Via Lattea letteralmente cesellata, era visibile anche ad occhio nudo TUTTO il pungiglione della costellazione dello Scorpione! Dalle nostre latitudini è raro riuscire a vederlo per intero! Per chi non è avvezzo alle forme delle costellazioni, vi allego anche scatto con evidenziate le linee che congiungono le stelle dello Scorpione, la più luminose delle quali è Antares, una stella supergigante rossa.


Poi è stato effettuato uno scatto su M27, scelta perchè in quella zona si correvano meno rischi di vibrazioni indotte dal vento. Anche se piuttosto bassa sull'orizzonte, e quindi non nel momento migliore per riprenderla, la nebulosa planetaria della costellazione della Volpetta si è dimostrata ancora una volta un oggetto notevole da riprendere!


***

Aggiornamento su esplosione solare del 21 giugno

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E' stata emessa una revisione inmerito al ECM spinto verso la Terra ieri dal "flare del solstizio solare".
Il movimento potrebbe essere più lento di quanto inizialmente pensato.
Gli analisti del Laboratorio GSFC Space Weather hanno declassato la probabile velocità della nube da 800 km / s fino a 650 km / s.
L'impatto con la Terra è ora previsto per il 24 giugno 07:00 UT con un margine di errore di più o meno 7 ore.
In questo modello di previsione animato, il punto giallo è la Terra:




Un lento CME dovrebbe dare un colpo più debole al campo magnetico terrestre.

I meteorologi prevedono un'ora di relativamente mite tempesta geomagnetica di classe G1(Kp = 5) al momento dell'arrivo della nube.

Ad alta latitudine gli osservatori dovrebbero essere attenti per possibili aurore durante le prime ore del 24 giugno.

La stagione favorisce gli osservatori dell'emisfero australe.

martedì 21 giugno 2011

Nuova esplosione solare del 21 giugno 2011

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ULTIME NEWS DAL SOLE : campi magnetici delle macchie solari sopra al gruppo 1.236 hanno generato un'esplosione solare durante le prime ore del 21 giugno, producendo un flare solare di classe C7 e un ECM.

La nube in espansione sembra essere lanciata quasi direttamente verso la Terra:



In questa occasione non sembra essere particolarmente potente come CME. Tuttavia, la nube in arrivo potrebbe innescare tempeste geomagnetiche polari quando raggiungerà la Terra intorno al 23 giugno.

Le prospettive di avere delle aurore boreali vedono favoriti gli osservatori dell'emisfero meridionale, dove i cieli sono al solstizio d'inverno.

lunedì 20 giugno 2011

Eclisse di Luna a Monteromano: le foto

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Eccole, finalmente!
Spulciando tra i 700 e passa scatti, Matteo ci propone tre momenti dell'eclisse di Luna di mercoledì scorso.
1) La Luna, appena sorta dall'orizzonte, è già abbondantemente eclissata.

2) La Luna Rossa!

3) La Luna si libera dell'ombra della Terra.


Bravo Matteo!

Il Solstizio d'Estate

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Domani 21 giugno, alle ore 18e17 tempo locale, è il solstizio d'Estate, un giorno che riveste un passaggio fondamentale nello scorrere del tempo e nel susseguirsi delle stagioni.

Nel suo passaggio al meridiano, il Sole (che si trova nella costellazione dei Gemelli ai confini delle costellazioni del Toro e di Orione) raggiunge la massima altezza rispetto all'orizzonte: la colatitudine (90°-latitudine) del luogo più l’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano orbitale (circa 23°30'). Alle nostre latitudini (circa 44°10'), al solstizio d'estate il Sole si viene a trovare alle 13e15 (ora del passaggio al meridiano) a 45°50'+23°30'=69°20' sopra l'orizzonte. Al Tropico del Cancro invece il Sole sarà allo zenit.

Il percorso del Sole in cielo sarà il più lungo di tutto l'anno: in Romagna, il Sole sorgerà poco prima delle 05e30 e tramonterà alle 21 circa, rimanendo sopra l'orizzonte ben 15ore e mezza.

E' l'apoteosi della "metà chiara dell'anno" (vedi post del 21 marzo); da domani le giornate inizieranno ad accorciarsi, inizialmente di appena 3 secondi poi sempre di più fino ai circa 3 minuti all'equinozio d'Autunno, dove luce e buio si equivarranno!

E' questo anche un periodo che testimonia gli antichi rapporti fra l'Uomo e il Cielo. (vedi post Stonehenge e il solstizio d'Estate).

Durante la prima parte della notte campeggia verso sud-ovest la costellazione della Vergine, la Spigolatrice, con la sua stella più luminosa, Spica; mentre alto sopra l'orizzonte il Pastore, con la sua stella principale Arturo, conduce per il cielo i "septem triones", i sette buoi del Grande Carro.

Giugno, Zogn per noi romagnoli, è il culmine della stagione primaverile, la stagione della rinascita. Giungono a maturazione i primi frutti, il grano inizia ad ingiallire e si ritorna a celebrare i matrimoni. Cita un antico proverbio, tradotto letteralmente dal dialetto: "per San Barnaba (l'11 giugno) il grano perde il piede (la radice); secca di notte quanto di giorno".

Infine legata al solstizio d'Estate è l'altrettanto antica festività di San Giovanni Battista, che viene sei mesi esatti dopo la festa di San Giovanni Evangelista del 27 dicembre, cinque giorni dopo il solstizio d'Inverno. La notte tra il 23 e il 24 giugno era piena di valenze astrali e credenze superstiziose. I defunti scorazzavano ovunque, dal momento che i giorni ”si fermavano” incominciando ad accorciarsi. Le popolane e i popolani cercavano di praticare l’arte divinatoria attraverso la rugiada, la guaza: Guaza d'San Zvan/ cla è bona pr' corp e pr' e' gran!

Musica, Saturno e fiori a Monteromano

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Ottimo weeekend quello appena trascorso a Monteromano. Sabato l'osservatorio ospitava la cena degli amici dell'Università per Adulti di Lugo (Unilugo ) con una sessantina di presenze circa.
Interessante in apertura di serata il "triangolo" creato dalle scie di condensazione di 3 aerei, di certo non si tratta delle famigerate ed inesistenti scie chimiche, ma però il cielo all'interno del triangolo è rimasto sereno a lungo, ed è stato li che abbiamo osservato Saturno!

Anche se il tempo è stato inclemente ci ha pensato la musica ad allietare la serata, con lo spettacolo del Maestro Michele Carnevali che si è esibito con la sua collezione di strumenti a fiato, dall'ocarina al clarinetto, interpretando anche una serie di canzoni che hanno fatto la storia della canzone d'autore italiana. Poco prima del tramonto è iniziata la musica, e molto bello è stato assistere al concerto dalla cupola,


dove uno squarcio di sereno ci ha concesso lunghe osservazioni si Saturno, molto spettacolare al fuoco cassegrain del Telescopio Diemme.


In cupola sono stati aperti i finestroni che danno sulla sala panoramica ed era possibile ascoltare ed alternare le osservazioni del Signore degli Anelli, con il Maestro del Clarinetto!. Guest Star anche una vera artista del violino, Nicoletta Bassetti, che si è esibita a sorpresa con grande successo di pubblico!


Domenica poi la giornata di sole ha regalato ottime occasioni di fare foto ai fiori che tempestavano di colore tutta la montagna.





Tutte le foto sono di Enrico Montanari

venerdì 17 giugno 2011

Passaggi della Stazione Spaziale visibili dall'Italia

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In questi giorni è visibile la stazione spaziale ISS.

Ecco la tabella che evidenzia i passaggi previsti fino al 19 giugno:


Esempio di traiettoria riferito al primo passaggio indicato in tabella:


Buona "caccia" !

giovedì 16 giugno 2011

Eclissi in Osservatorio : atmosfera particolare

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Ecco qualche immagine a suggello della bella serata di ieri. Un'atmosfera particolare come solo un punto panoramico come quello del nostro osservatorio può offrire ci ha accolti immediatamente all'arrivo quando abbiamo visto una falce di Luna sparire rapidamente inghiottita dall'ombra terrestre. Sensazione altrettanto particolare per chi come noi è abituato a osservare la falce lunare durante le sue fasi classiche, forse per via del fatto che l'avanzamento della progressione dell'ombra sul disco lunare avviene in modo rapido.

LUNA IN ECLISSE CON METEORA

METEORA :-)

SECONDO (!) PASSAGGIO DELLA ISS SU MONTEROMANO - fotogramma 1 (posa 15 sec)

SECONDO (!) PASSAGGIO DELLA ISS SU MONTEROMANO - fotogramma 2 (posa 15 sec)

SECONDO (!) PASSAGGIO DELLA ISS SU MONTEROMANO - fotogramma 3 (posa 15 sec)

SECONDO (!) PASSAGGIO DELLA ISS SU MONTEROMANO - fotogramma 4 (posa 15 sec)

Eclissi di Luna...in Autogrill

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In attesa di vedere le foto scattate dall'osservatorio, vi anticipo la "mia" eclissi del 15 giugno, vista in autostrada nei pressi di Venezia. L'eclissi mi è parsa particolarmente scura, si a causa della posizione bassa in cielo, che per la sua magnitudine particolarmente profonda, e chissà, forse anche per le ceneri sottili lasciate dalle ultime eruzioni vulcaniche...

Tutte le foto sono state scattate con la mia Nikon D5000

Buona giornata!

Enrico






mercoledì 15 giugno 2011

Eclisse totale di Luna - APERTURA Osservatorio di Monteromano per lo spettacolo

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Questa sera, dopo il tramonto, sarà spettacolo all'Osservatorio di Monteromano: la Luna entrerà nel cono d'ombra della Terra e verrà così eclissata. In questa occasione l'eclisse sarà totale e quasi centrale, per cui sarà visibilissimo il fenomeno della Luna Rossa.

Come è possibile osservare nell'immagine, le fasi che caratterizzano un'eclisse di Luna sono fondamentalmente sei:
  1. l'inizio dell'entrata nella zona di penombra, che segna l'inizio del fenomeno (in questo caso avviene alle ore 19e25),
  2. l'inizio dell'entrata nel cono d'ombra (ore 20e23),
  3. la completa entrata nel cono d'ombra (ore 21e22),
  4. l'inizio dell'uscita dal cono d'ombra (ore 23e03),
  5. l'inizio dell'uscita dalla zona di penombra (ore 00e02),
  6. la completa uscita dalla zona di penombra, che segna il termine del fenomeno (ore 01e01).
Ricordiamo che la Luna, pur muovendosi apparentemente da est verso ovest nell'arco di una notte, in realtà si muove rispetto alle stelle fisse da ovest verso est. Il moto apparente è infatti causato dalla veloce rotazione terrestre attorno al proprio asse in circa 24 ore. Il moto reale da ovest verso est è causato invece dal moto orbitale del nostro satellite attorno alla Terra, moto che avviene in senso antiorario. Per questo motivo i fotogrammi dell'immagine sopra vanno letti da destra verso sinistra.
Dal momento che l'inizio del fenomeno avviene alle ore 19e25 mentre la Luna sorge solo alle ore 20e50, il nostro satellite si rende visibile sopra l'orizzonte già parzialmente eclissato. Le prime fasi dell'eclisse totale sono quindi visibili solo disponendo di un orizzonte perfettamente libero... come ad esempio dal piazzale dell'Osservatorio! ;-))
Ho provato a simulare con StarryNight la vista dell'evento dal piazzale dell'Osservatorio.
  • Ore 22e15 circa: la Luna si trova nella fase centrale del fenomeno (le due circonferenze marroncine nelle immagini che seguono rappresentano i confini del cono d'ombra, la piccola, e del cono di penombra della Terra, la grande).
  • Ore 23e03: la Luna inizia ad uscire dal cono d'ombra e termina il fenomeno della Luna Rossa.
  • Ore 00e02 del 16 giugno: la Luna esce completamente dal cono d'ombra e contemporaneamente passa dalla costellazione dell'Ofiuco, la tredicesima costellazione che si trova sull'Eclittica, a quella del Sagittario.
  • Ore 01e01 del 16 giugno: con l'uscita completa del disco lunare dalla zona di penombra termina l'evento. La Luna piena illuminerà il cielo per il resto della notte. E' utile ricordare che l'eclisse di Luna avviene ovviamente in tempo di Luna piena, quando cioé la Luna sorge mentre il Sole tramonta all'orizzonte opposto, mentre l'eclisse di Sole avviene in tempo di Luna nuova, quando cioé i due oggetti sorgono contemporaneamente!
Un'ultima osservazione: non so quanti di voi abbiano notato che il nostro satellite impiega praticamente un'ora per passare il confine ombra-penombra o viceversa, mentre la durata della totalità dura circa un'ora e quaranta minuti (perché non è perfettamente centrale). Gli antichi avevano notato ciò e dai tempi più lunghi tra le durate delle varie eclissi ricavarono che la Luna è due volte e mezza più piccola della Terra. In realtà è 3,5 volte circa più piccola, però da queste osservazioni gli antichi ricavarono le prime misure attendibili sulle dimensioni degli oggetti celesti più vicini!